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Federica Gravina
Project Officer - SERN

TALE

Ci vuole una comunità per fare una biblioteca, e una biblioteca per fare l'Europa.

Sul progetto

La cultura e la conoscenza nella società europea in cui viviamo non possono più essere affrontate in una prospettiva nazionale o locale. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sulle altre culture e società che formano l’Unione europea
che formano l’Unione europea e trasmettere ai cittadini il messaggio che la differenza è ciò che rende l’Europa unica. In altre parole, è necessario trasmettere l’idea che l’Europa è più grande della somma delle sue parti, soprattutto in questo particolare momento storico, caratterizzato da una crescente sfiducia nelle istituzioni europee. Le biblioteche potrebbero avere un ruolo strategico in questo senso, nelle città medie e piccole, in quanto potrebbero essere una finestra aperta sull’Europa e fornire uno sguardo su altre culture attraverso eventi/mostre/iniziative strutturate. Affinché ciò avvenga, è necessario fornire ai bibliotecari le giuste competenze necessarie per innovare i servizi delle biblioteche.

Tutti i partner credono nell’importanza delle biblioteche pubbliche come moderni centri di apprendimento vicini ai cittadini e ai potenziali studenti.
Negli ultimi decenni hanno ampliato enormemente il loro ruolo nelle comunità locali; molte di esse ora aiutano le persone a sviluppare le loro competenze digitali, a progredire o ad acquisire altre competenze (come l’alfabetizzazione) attraverso varie opportunità di apprendimento permanente e offrono uno spazio neutrale e affidabile per le persone per creare, imparare e connettersi. Le biblioteche in tutta Europa trovano nuovi modi per essere innovative, sono luoghi dove le persone trovano lavoro, dove i nonni si collegano via Skype con le loro famiglie. Nella società della conoscenza europea dell’apprendimento permanente, le biblioteche pubbliche devono essere viste come un collegamento tra l’ambiente di apprendimento locale e le risorse globali di informazione e conoscenza.

In particolare, i bibliotecari dovrebbero acquisire o migliorare le loro competenze multilingue, le competenze digitali, la consapevolezza culturale e le competenze di espressione. Tali competenze sono necessarie per strutturare futuri progetti europei di mobilità o di ricerca e sviluppo, creare nuovi contatti e aumentare la rete di organizzazioni partner all’estero. Inoltre, a livello locale, sono utili per sostenere le persone provenienti da altri Paesi che visitano le biblioteche, comprese le persone con un background di immigrazione e i rifugiati. Il progetto TALE mira a rispondere all’esigenza delle biblioteche di innovare i propri servizi fornendo ai bibliotecari italiani opportunità di job-shadowing e formazione all’estero.

Obiettivi

L’obiettivo generale del progetto è migliorare la qualità dei servizi offerti dalle biblioteche attraverso il potenziamento della dimensione europea nelle organizzazioni partecipanti. Gli obiettivi specifici del progetto sono:
1. Migliorare le competenze chiave e le abilità trasversali del personale che contribuiranno ad affrontare più efficacemente le sfide interculturali.
2. Sviluppare la dimensione europea delle organizzazioni attraverso: il miglioramento delle competenze del personale in materia di Erasmus+ e mobilità per l’apprendimento; la costruzione di solide relazioni con i partner europei, l’acquisizione di fiducia nei processi dei progetti di mobilità e nel loro vocabolario.
3. Aumentare le competenze professionali dei bibliotecari grazie al trasferimento di pratiche e know-how da altri Paesi europei e alle attività di formazione.
4. Sviluppo di attività di valutazione del personale e del relativo potenziale di sviluppo professionale all’interno dell’organizzazione.

Activities

a) Quattro attività di job shadowing si svolgeranno in Svezia. Queste attività permetteranno ai partecipanti di comprendere un nuovo contesto, con un approccio full immersion, e di acquisire informazioni sui modelli organizzativi, sulle modalità di perseguimento degli obiettivi strategici, sulle modalità di pianificazione e realizzazione delle attività. I partecipanti parleranno in inglese e interagiranno con i colleghi svedesi e con gli utenti dei servizi, osservando usi e costumi locali.

b) Due corsi di formazione organizzati in Inghilterra e Germania per fornire ai partecipanti conoscenze e competenze su:
– digitalizzazione e nuove tecnologie;
– valutazione delle attività;
– come rendere le biblioteche luoghi interattivi in grado di attrarre tutti i cittadini, indipendentemente dal loro background sociale, etnico o culturale.
I corsi di formazione forniranno anche alcuni spunti su come strutturare la collaborazione transfrontaliera con l’uso di Erasmus+ attraverso lezioni e testimonianze di altre organizzazioni che hanno partecipato alle attività del programma.

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