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Nicola Catellani
Coordinatore della Rete - SERN

SIDEIS

Developing strategies for innovative learning contexts fostering integration in schools

Sul Progetto

La partnership trilaterale del progetto “SIDEIS: sviluppare strategie per contesti innovativi di apprendimento promuovendo l’integrazione nelle scuole” è guidata dal SERN. Essa comprende quattro comuni, un’associazione di scuole, due scuole e una università. Il progetto è rivolto agli insegnanti delle scuole materne, primarie e secondarie, ai presidi, ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti politici.
Le recenti ondate migratorie hanno creato nuove sfide per i sistemi educativi nazionali e per la qualità dell’educazione e dell’apprendimento in generale, sfide legate alla presenza nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di un numero crescente di bambini provenienti da contesti culturali diversi e con diversi gradi di conoscenza linguistica. A fronte dei suddetti cambiamenti, è emersa la necessità di dare un diverso assetto organizzativo alle scuole per ciò che concerne, in particolare, la continuità tra i livelli scolastici (scuola dell’infanzia-scuola primaria e scuola primaria-scuola secondaria). Vi è la necessità di ripensare gli spazi di apprendimento (virtuali e reali) e di elaborare metodi di insegnamento che facilitino l’integrazione, garantendo opportunità di sviluppo e il successo scolastico a tutti gli studenti. Infine, vi è il bisogno di formare gli insegnanti e l’intero personale scolastico affinché riescano a gestire efficacemente classi di studenti sempre più multiculturali.

Obiettivi

Gli obiettivi specifici del progetto sono:
1. Scambiare buone pratiche su una configurazione organizzativa del sistema educativo che faciliti il passaggio tra i diversi livelli educativi, specialmente per coloro che hanno un background culturale diverso;
2. Elaborare soluzioni che conducano alla creazione di spazi educativi in grado di facilitare un’integrazione più rapida, senza mettere a rischio il successo scolastico dell’intera classe;
3. Identificare i bisogni formativi degli insegnanti in relazione agli spazi educativi e alle specificità delle classi multiculturali e definire un percorso di formazione.
Le attività previste dal progetto consistono in quattro incontri transnazionali per il coordinamento, la gestione e la valutazione del progetto; tre convegni internazionali focalizzati sul passaggio tra i vari cicli scolastici, sugli ambienti di apprendimento e sulle abilità degli insegnanti; una formazione di base per gli insegnanti, basata sullo scambio di buone pratiche. Il progetto prevede anche cinque incontri locali di disseminazione.

Attività

Incontro di coordinamento: 24/25 ottobre, Ravenna
Incontro di coordinamento: 30 maggio/ 1 giugno, Madrid (ES)
Incontro di Coordinamento , 31 Gennaio/ 1 Febbraio 2019 Madrid (ES)
Inocntro Finale di Coordinamento , 3/4 Ottobre 2019 Linkoping (SE)

 

Primo seminario di formazione: 27 febbraio/ 1 marzo 2018, Collecchio
Si è trattato di un convegno di tre giorni finalizzato ad illustrare la situazione italiana e svedese e a scambiare esperienze tra i partner sul tema del passaggio tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e tra scuola primaria e scuola secondaria e sulla gestione delle classi multiculturali. Più nello specifico, il seminario era incentrato sulla ricerca di un linguaggio comune per l’integrazione dei figli dei migranti a livello sociale, educativo e scolastico. Analizzando il passaggio tra i diversi livelli scolastici, è stata sottolineata una particolare attenzione nel seguire il ragazzo/a, nella comunicazione e nella documentazione. Le metodologie usate sono state: presentazioni in sessioni plenarie, tavole rotonde, gruppi di lavoro e visite di studio. I profili dei partecipanti erano misti: Norrköping e Linköping (dipendenti pubblici, presidi, insegnanti di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie), CECE (preside e insegnanti delle scuole primarie), Ravenna e Collecchio (dipendenti pubblici e insegnanti delle scuole dell’infanzia), Università (ricercatori), Comitato amministrativo comunale (dipendenti pubblici), SERN (dipendenti pubblici).

Secondo seminario di formazione: Linköping, maggio 2018
Il seminario di tre giorni aveva lo scopo di scambiare esperienze, metodi e approcci per quanto riguarda il tema dell’ambiente educativo nelle scuole. Per fornire a tutti i partecipanti una base comune e condivisa, le presentazioni sul sistema scolastico in Svezia sono state presentate focalizzandosi principalmente sulle attività legate all’accoglienza e all’inclusione dei bambini migranti. I temi dell’incontro erano la presentazione e l’analisi dell’ambiente “reale”, in cui i migranti vengono accolti, e di quello virtuale, che li aiuta nel processo di integrazione e inclusione. Particolare attenzione è stata posta sulla prospettiva del contenuto, sull’integrazione linguistica pratica e sui metodi per fare in modo che gli studenti vengano inclusi e ottengano dei risultati soddisfacenti. Le metodologie usate sono state: presentazioni in sessioni plenarie, tavole rotonde, gruppi di lavoro e visite di studio. Le discussioni dei gruppi di lavoro sono state essenziali per lo scambio di opinioni e di esperienze positive. I profili dei partecipanti erano variegati: Norrköping e Linköping (dipendenti pubblici, presidi, insegnanti di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie), CECE (presidi, insegnanti di scuole primarie e secondarie), Ravenna e Collecchio (dipendenti pubblici e insegnanti delle scuole dell’infanzia), Istituti comprensivi Guatelli e San Biagio (preside ed insegnanti della scuola primaria), Università (ricercatori), Comitato amministrativo comunale (dipendenti pubblici).

Terzo seminario di formazione: Norrköping, settembre 2018
Il terzo seminario è stato costruito sulle basi dei due precedenti e si è formato a partire dal feedback emerso a livello locale. L’obiettivo era di definire il contenuto dell’attività formativa finale. Tali contenuti, basati sul risultato del terzo seminario, saranno articolati dall’Università. I temi principali dell’incontro sono stati: identificazione di una visione comune riguardo la filosofia di inclusione con il confronto dei sistemi europei coinvolti e, in particolare, gli elementi chiave per creare inclusione e una forte identità nei bambini; definizione di un percorso educativo e linguistico comune che ponesse particolare attenzione sulla diversità e i bisogni specifici, come la lotta contro la violenza legata all’onore; infine, definizione di strategie di successo per dare vita a un lavoro individuale e collettivo con gli insegnanti. Le metodologie usate sono state: presentazioni in sessioni plenarie, tavole rotonde, riflessione a gruppi e visite di studio. Il profilo dei partecipanti era variegato: Norrköping e Linköping (dipendenti pubblici, dirigenti, insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie), CECE (insegnanti delle scuole primarie e secondarie), Ravenna (dipendenti pubblici), Istituti comprensivi Guatelli e San Biagio (preside e insegnanti della scuola primaria e secondaria), Università (ricercatori).

 

4 Seminario di formazione – Parma – 14-17 maggio 2019
Dal 14 al 17 maggio 2019 si è tenuto un corso di formazione nell’ambito delle attività del progetto sideis (C4), che ha coinvolto circa 40 partecipanti (insegnanti di scuola materna, primaria e secondaria inferiore). Il percorso formativo aveva i seguenti obiettivi:
– Promuovere il confronto tra i partecipanti su alcune questioni chiave riguardanti l’inclusione
pratiche di insegnamento a diversi livelli scolastici (servizi di scuola materna, scuola primaria e istruzione secondaria inferiore) e attraverso di essi;
– analizzare temi specifici identificati dalle esigenze di formazione degli insegnanti e degli educatori;
Metodologia:
il percorso includeva l’alternanza tra metodi di insegnamento più tradizionali (lezioni tematiche e seminari) e metodologie di insegnamento attivo, orientate a coinvolgere i partecipanti al fine di attivare i loro interessi personali, motivazioni, risorse ed esperienze (case study, workshop, dibattito plenario …) e per stimolare esperienze di apprendimento attivo.
Contenuti:
• progettazione e valutazione di interventi educativi inclusivi;
• scuola, culture e rappresentazioni della diversità;
• relazioni tra scuola e cultura; • pregiudizi e stereotipi; •
strategie di comunicazione inclusiva;
• progettare l’alfabetizzazione mediatica e le attività di educazione interculturale per i bambini
• rapporti inclusivi tra scuola e famiglie.

Partecipanti: circa 40 insegnanti / formatori / pedagogici
coordinatori che lavorano nelle scuole e servizi educativi per bambini dai 3 ai 14 anni provenienti da Italia, Svezia, Spagna.

Impatto

L’impatto principale del progetto sui partecipanti e sulle loro organizzazioni può essere adattato come segue
Funzionari e presidi:
• idee / tecniche / metodi / esperienze applicate dai dipendenti pubblici nei loro contesti locali.
• Essere ancora più consapevoli delle questioni interculturali che ruotano attorno al tema dell’inclusione.
• Maggiore comunicazione con le famiglie e i tutori legali a livello scolastico
• Sostegno più individualizzato, in base alle esigenze di ogni alunno / ascolto del bambino.
• Maggiore consapevolezza del fatto che più funzioni e pratiche digitali nella classe possono facilitare l’inclusione.
• Una maggiore attenzione alla cultura di origine e alla lingua madre può facilitare i processi di inclusione e apprendimento delle lingue.

Maggiore consapevolezza degli insegnanti partecipanti:
• È emersa l’importanza dello sviluppo professionale e della formazione continua in servizio
•Sono state scambiate idee, esperienze, approcci come modo per aprire la mente e migliorare l’insegnamento
• Maggiore consapevolezza e conoscenza delle pratiche di collaborazione con le famiglie.

L’impatto principale tra le organizzazioni partner è stato il seguente:
Comune di Ravenna:
Nell’ambito di SIDEIS Ravenna ha sviluppato una mappa linguistica attraverso l’aiuto del Prof. Favaro come strumento per facilitare il passaggio di un bambino con un background straniero al prossimo livello educativo. La mappa, aggiunta alle schede informative che descrivono le abilità acquisite dal bambino osservato all’interno del fine della scuola materna, aiuta gli insegnanti della scuola elementare a conoscere la situazione linguistica del bambino e della sua famiglia.
Gli insegnanti hanno lavorato per rendere gli spazi di apprendimento più inclusivi promuovendo processi inclusivi per tutti i ragazzi e le loro famiglie. Hanno anche costruito un contesto che favorisce il multiculturalismo. Hanno lavorato per migliorare l’autostima, la comunicazione, il dialogo, il riconoscimento e il miglioramento reciproci, rispettare la propria identità e appartenenza culturale.

Comune di Linkoping:
Linkoping ha identificato le aree di sviluppo che dovrebbero essere migliorate quando si verifica la transizione di un bambino al livello di istruzione successivo: documentazione gestita su una piattaforma municipale digitale; qualità della documentazione e delle pratiche relative alla transizione assicurata dalla cooperazione con altri attori che lavorano nelle scuole (insegnanti, dirigenti scolastici); coinvolgimento dei tutori legali nel processo di transizione sia informandoli in merito al processo, opzioni, diritti e doveri, entrambi invitando gli studenti a condividere la definizione di obiettivi futuri con tutori legali.

IC Guatelli:
La scuola Guatelli grazie a SIDEIS ha rinnovato il protocollo di benvenuto consistente in test di accoglienza, alfabetizzazione, progetto di scuola, attività da 1 a 1 con un esperto, L2
Corso e test finale. Il protocollo è stato rinnovato introducendo una discussione di gruppo sull’argomento, facilitando l’accesso a materiali e documenti, mediante un elenco attività e stabilire contatti con mediatori esterni. Inoltre, è stato introdotto un referente di inclusione più dedicato.
L’ IC Guatelli ha optato per l’organizzazione di seminari di formazione nella scuola rivolti agli insegnanti con particolare attenzione alle pratiche testate a livello locale, al fine di per consentire loro di sviluppare alcune abilità specifiche (L2) e condividere esperienze di formazione. Dopo le attività di formazione, la scuola ha avviato il Progetto pilota Interclasse con insegnanti con competenze specifiche (non esperti esterni); metodo attivato NON nei tempi extra-scolastici ma durante le ore ordinarie.

IC San Biagio:
Per gestire al meglio gli studenti appena arrivati, la scuola di San Biagio ha creato un team di insegnanti (Commissione per l’inclusione degli alunni stranieri) che si scambia idee, soluzioni, politiche durante gli incontri e gli eventi di formazione. Gli insegnanti appartengono a diversi livelli di istruzione (primaria e secondaria) e sovrintendono alla pianificazione di attività a supporto dei bambini in difficoltà. Organizzano anche eventi di divulgazione.

CECE
In relazione all’obiettivo 1, SIDEIS ci ha aiutato ad analizzare e migliorare le pratiche di insegnamento in cui gli studenti hanno avuto un ruolo molto importante nel valutare come gli altri
i centri educativi hanno facilitato la transizione degli studenti immigrati attraverso le fasi. Inoltre, il progetto ha aiutato il CECE a rafforzare il problema di
immigrazione nei centri appartenenti all’organizzazione e, soprattutto, fomentare una cultura di equità e qualità per tutti i nostri studenti.

Comune di Norrkoping
Al fine di garantire un’efficace transizione dei bambini tra i livelli educativi, la scuola di Norrkoping ha implementato Caffè Pedagogico, adottato un approccio olistico e
educazione tematica per i nuovi arrivati ??e lasciare che gli insegnanti di guida supportino i colleghi nelle classi preparatorie per generare inclusione. È anche stato effettuato un focus goup con gli studenti neo arrivati e la scuola sfrutta anche le collaborazioni locali e l’uso di FoUPortalen.

Risultati

Il progetto ha raggiunto gli obiettivi originali e il programma di lavoro durante i due anni di implementazione è stato realizzato come previsto nella fase di formulazione. Più specificamente il partenariato ha implementato quattro incontri transnazionali di progetto (come illustrato più in dettaglio di seguito) e quattro LTTA previsti dalla proposta. Le tre attività LTTA hanno posto le basi per la preparazione e l’attuazione della quarta che è stata fondamentale per lo sviluppo di uno dei prodotti principali del progetto (cioè un modulo di formazione che equipaggia gli insegnanti nella promozione dell’ambiente di apprendimento che facilita le inclusioni).
Sulla base degli indicatori raccolti, il partenariato del progetto ha raggiunto pienamente la maggior parte dei risultati previsti.

In particolare in relazione all’Obiettivo Specifico (OS) 1 Scambiare buone pratiche sulle impostazioni organizzative che facilitano la transizione attraverso i diversi livelli di istruzione soprattutto per coloro che hanno un background straniero.
I partner grazie ai risultati del LTTA hanno chiaramente migliorato la conoscenza delle strategie che facilitano la transizione tra i presidi, i politici e i funzionari pubblici (R1.2). Allo stesso tempo alcuni partner hanno testato piccole attività pilota volte a facilitare la transizione (R.1.1)
Per quanto riguarda le politiche scolastiche locali e i progetti di supporto alle scuole più focalizzati sulle questioni relative alla transizione, i dati saranno raccolti durante il secondo anno del progetto, poiché questi sono processi più a lungo termine. I partner hanno presentato nel quadro delle attività di formazione più di 50 pratiche.
Per quanto riguarda l’obiettivo specifico 2, riflettere sulle soluzioni che possono portare a spazi di apprendimento che producano un’integrazione più rapida senza compromettere i risultati di tutta la classe, il partenariato ha raggiunto risultati importanti grazie al primo LTTA (come indicato dai risultati degli indicatori di valutazione emersi dal secondo e terzo seminario).
secondo e terzo seminario). C’è stato un intenso scambio di pratiche in relazione all’ambiente di apprendimento virtuale e reale tra i partner (numero di pratiche presentate e/o osservate) e una maggiore conoscenza della gestione delle classi multiculturali nei tre paesi. Infine, per quanto riguarda l’OS 3, l’identificazione dei bisogni formativi degli insegnanti in relazione agli spazi di apprendimento e alle specificità delle classi multiculturali e la sperimentazione di un percorso formativo. I risultati concreti raggiunti in relazione a questo obiettivo specifico sono stati un modulo di formazione di 4 giorni per gli insegnanti che desiderano
migliorare le loro competenze sul tema dell’inclusione e della qualità degli ambienti di apprendimento. Inoltre il partenariato ha sviluppato un documento che identifica i principali bisogni formativi degli insegnanti in relazione al tema dell’inclusione e del contesto di apprendimento.
Oltre alle indicazioni emerse dallo scambio di pratiche durante i LTTA, a settembre 2018 è stato distribuito uno specifico questionario elaborato dall’Università di Parma con l’obiettivo di raccogliere il punto di vista dei docenti e più in generale dei partecipanti alle attività del progetto su
i bisogni formativi che riconoscono come fondamentali (a seguito della loro partecipazione ai LTTA). I risultati di questa attività sommati ai risultati dei LTTA e delle attività di disseminazione locale hanno portato al raggiungimento di tre risultati legati a questo obiettivo.

Novità dal Progetto
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